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Diagnosi e cura del cheratocono una patologia della cornea che colpisce sia gli uomini che le donne

Il Dr. Annibale Del Re possiede una grande esperienza nella cura del cheratocono avendo potuto raccogliere casistiche dal nord, centro e sud Italia ed in qualche nazione europea come la Francia, l’Inghilterra e la Germania. Infatti è in progetto presso il C.O.D. un servizio di ricerca per la terapia non invasiva del cheratocono.

Il cheratocono è una patologia della cornea che colpisce sia uomini che donne (tra i 20 e i 40 anni) e che porta ad un peggioramento costante e progressivo della visione. Il problema si manifesta quando la parte centrale della cornea comincia ad assottigliarsi e s’incurva progressivamente verso l’esterno, deformandosi così a forma di cono. Si viene a formare in questo modo una curvatura irregolare tale da cambiare il potere rifrattivo della cornea, producendo di conseguenza distorsioni delle immagini ed una visione confusa sia da vicino che da lontano.

Il metodo più sicuro per la diagnosi del cheratocono è la tomografia corneale.

La tomografia corneale è uno degli strumenti più avanzati e sicuri per la diagnosi del cheratocono, una malattia progressiva della cornea che, se non trattata, può portare a gravi problemi di vista. Questa tecnologia utilizza una scansione tridimensionale della cornea per analizzarne la forma, lo spessore e la curvatura con estrema precisione.

A differenza di altre metodiche diagnostiche, come la topografia corneale, che si limita a fornire una mappa superficiale della curvatura corneale, la tomografia esamina in profondità la struttura corneale, rilevando anomalie non visibili in superfici normali. Questo è particolarmente importante nelle fasi iniziali del cheratocono, quando i sintomi sono ancora lievi o impercettibili e una diagnosi precoce può prevenire il peggioramento della malattia.

L’analisi tomografica permette anche di monitorare con precisione i cambiamenti della cornea nel tempo, facilitando il trattamento con tecniche come il cross-linking corneale, che può arrestare la progressione del cheratocono nelle sue fasi iniziali. Inoltre, la tomografia corneale è essenziale per la pianificazione di interventi chirurgici, come il trapianto corneale o l’impianto di anelli intracorneali, garantendo risultati ottimali e personalizzati per il paziente.

In sintesi, la tomografia corneale è uno strumento chiave per una diagnosi accurata e tempestiva del cheratocono, permettendo di individuare la malattia anche nelle fasi più precoci e offrire soluzioni terapeutiche efficaci per preservare la vista.

Terapia e cura del cheratocono

La iontoforesi è una terapia innovativa che viene utilizzata nel trattamento del cheratocono per migliorare la salute corneale e gestire i sintomi associati a questa patologia. Questo metodo sfrutta una corrente elettrica a bassa intensità per facilitare la penetrazione di farmaci nella cornea, contribuendo così a rinforzare e stabilizzare il tessuto corneale.

Meccanismo di azione

Nella terapia con iontoforesi, vengono utilizzati farmaci specifici, come il riboflavina (vitamina B2), che hanno dimostrato di migliorare la struttura corneale. Quando applicato in combinazione con la corrente elettrica, il riboflavina penetra più efficacemente nelle cellule corneali, promuovendo la sintesi di collagene e aumentando la rigidità della cornea. Questo è particolarmente utile nei pazienti con cheratocono, in quanto contribuisce a rallentare la progressione della malattia.

Vantaggi della iontoforesi
  1. Non invasiva: L’iontoforesi è una procedura non chirurgica che non richiede alcun taglio o incisione, riducendo il rischio di complicanze associate ad interventi invasivi.

  2. Pazienti più tolleranti: Poiché la terapia non richiede anestesia profonda e il dolore è minimo, molti pazienti trovano la procedura più tollerabile rispetto ad altre opzioni terapeutiche.

  3. Risultati a lungo termine: L’uso della iontoforesi in combinazione con altri trattamenti, come il cross-linking corneale, ha dimostrato di migliorare i risultati visivi e la stabilità della cornea nel tempo.

Considerazioni finali

L’iontoforesi rappresenta un’opzione promettente per la terapia del cheratocono, soprattutto per i pazienti in fase iniziale della malattia o per coloro che desiderano evitare interventi chirurgici. È fondamentale che i pazienti discutano con il proprio oculista riguardo all’idoneità di questo trattamento e alle possibili combinazioni con altre terapie per ottenere i migliori risultati visivi e preservare la salute corneale.

Consigli e suggerimenti utili:

Ecco alcuni consigli generali:

Ricorda che questi sono consigli generali e che è essenziale seguire le indicazioni personalizzate del tuo medico. La gestione proattiva della salute oculare può contribuire a preservare la vista e migliorare la qualità della vita.

Esercizi di rilassamento oculare:

Pratica regolarmente esercizi di rilassamento degli occhi consigliati dal tuo oftalmologo. Questi esercizi possono contribuire a ridurre il disagio o la stanchezza degli occhi associati al cheratocono.

Consultazioni specializzate periodiche:

Consultazioni Specializzate Periodiche: Pianifica consultazioni regolari con un medico specialista in cheratocono. Queste visite possono aiutare a monitorare la progressione della condizione e adattare il trattamento in base alle tue esigenze individuali.

Educazione continua:

Continua ad educarti sul cheratocono, sia attraverso fonti affidabili online sia tramite discussioni approfondite con il tuo medico. Una comprensione approfondita della condizione può aiutarti a gestirla meglio e a prendere decisioni informate sul trattamento.